Villa Ancilotto e la filanda che
oggi ospitano rispettivamente il museo di storia naturale, le scuole
medie e la biblioteca di Crocetta del Montello furono inizialmente legate
alla famiglia Marcato. Nel 1817 infatti da Godego giunse a Nogarè
(Crocetta non era ancora comune) Giovanni Marcato il quale divenne ben
presto uno dei più ricchi possedienti del paese con l’acquisto
terreni e immobili fra cui l’Hosteria della Crosetta (che sorgeva
proprio dove oggi c’è villa Ancilotto), un albergo molto
frequentato dai viandanti, proprio per la sua posizione vicina a una
croce di vie che portavano e portano verso Venezia Treviso Feltre Vittorio
Veneto. Nel 1870 accanto ad essa fu costruita la filanda Marcato, la
quale fu fin dall’inizio un punto nevralgico per il rifornimento
dei bachi da seta. Con lo sviluppo della filanda l’Hosteria perse
la caratteristica di albergo e nei suoi locali fu dapprima ricavata
una casa per il direttore della filanda, poi residenza estiva dei Marcato
e infine residenza fissa.
Tra i due figli di Giovanni Marcato, GiovanBattista e Antonio (Marcantonio), fu il
primogenito, conosciuto con il nome di Giobatta ad ereditare dal padre
l’abilità imprenditoriale, fu infatti grazie al suo aiuto
che Antonini aprì nel 1883 il famoso Canapificio Veneto Antonini
& Ceresa.
Dall’unione di Giobatta Marcato con Antonia Pizzolotto nacque
Giovanna Marcato, chiamata Annina che, divenuta adulta sposò
Riccardo Ancilotto.
Riccardo Ancilotto apparteneva ad una nobile famiglia di filandieri
provenienti da Santa Lucia di Piave e abitanti in Borgo Cavour a Treviso.
Due nobili famiglie con alle spalle una generazionale esperienza nel
campo della seta si unirono cambiando così il nome della filanda
Marcato in filanda Marcato – Ancilotto.
Riccardo Ancilotto fu un personaggio dalla forte personalità,
nei primi anni del Novecento il primo segretario di Crocetta Elvidio
Castellato scriveva:
completano le opere industriali di questo
comune l’importante filanda Marcato e i magazzini annessi
con trecento filaresse senza contare le grandi innovazioni che
gli Ancilotto Marcato apportano alle case coloniche dell’agricoltura.
In provincia non vi sono case coloniche migliori di quelle fatte
costruire qui e altrove dal signor Riccardo Ancilotto: i lavori
che egli ordina nei campi sono improntati a perfetta modernità
agricola. |
La filanda Marcato Ancilotto prima del conflitto mondiale del
1915-18 ospitava 300 filandesse. Le vicende belliche riduranno a 200
le operaie, un numero comunque consistente. Ne il Gazzettino del 19
dicembre 1928 si legge:
la antica filanda Marcato una fra le prime
sorte nella provincia per merito del compianto cav. Gio. Batta
Marcato industriale di attività instancabile e di benemerenze
veramente esemplari, risorge ad oggi ad onorare la memoria del
fondatore, (…) La Filanda che oggi inizia la sua opera,
rinnovata con modernità di sistemi tecnici e sanitari,
giunge quest’anno particolarmente utile al bisogno della
popolazione perché oltre duecento operaie trovano nel lavoro
quel guadagno che la siccità e la grandine hanno tolto
dal prodotto dei campi. |
Anche per questo vadano alla benemerita
signora contessa, al conte cav. Riccardo Ancilotto, agli ottimi figli
conti Giovanni ed Alberto, che curarono con amoroso senso il risorgere
della benefica industria. Il plauso ed il ringraziamento cordiale delle
operaie e della popolazione tutta di Crocetta.
Dal matrimonio tra Riccardo Ancilotto e Annina Marcato nacquero tre
figli: conte Agostino Ancilotto morto in guerra e i conti Giovanni e
Carlo Alberto Ancilotto.
Fu il conte Alberto Ancilotto a prendersi cura della filanda, che superando
la crisi della seconda guerra mondiale continuò la sua produzione
fino al 1961, anno in cui chiuse i battenti.
Concludendo la storia della filanda e della villa, nel 1965 il Comune di Crocetta del Montello acquistà
dal conte Alberto Ancilotto una vasta area, divenuta
nel 1970 il Peep di Crocetta del Montello, con piazza Giovan Battista
Marcato. Nel 1972, dopo la morte di Alberto, anche la villa Ancilotto, con l'annessa filanda, fu acquistata dal Comune e dopo ristrutturazione, la filanda ospita, a partire dal 1974,
la scuola media e nella villa ha sede il Museo di storia naturale LA TERRA E L'UOMO con la Biblioteca comunale.