Capitolo 2 - La Società Operaia di Mutuo Soccorso a Crocetta Trevigiana

 

2.6 La Scuola di Disegno per Arti e Mestieri

 

Antonini dimostrò ulteriormente che le sue intenzioni erano serie, presentando il I° novembre 1913 una domanda al Comune da parte della Ditta “Canapificio A. e C.” per la costruzione di un fabbricato ad uso Scuola d’Arti e Mestieri e sede della Società, e di un alloggio ad uso degli impiegati comunali. Antonini pensò di coinvolgere l’Amministrazione Comunale presentando alla stessa il I° novembre 1913 anche una domanda tendente ad ottenere la concessione di un contributo per la costruzione di un fabbricato ad uso di scuola d’arti e mestieri, e sede della società di mutuo soccorso. La richiesta venne discussa in consiglio comunale, durante il quale il consigliere Guariglia chiarì le intenzioni della Soms nei confronti della scuola d’arti e mestieri, raccomandando di legarsi il meno possibile alla omonima scuola di Montebelluna, che a sua volta chiedeva contributi al comune per i giovani di Crocetta che frequentavano quella scuola.

L’Amministrazione Comunale dichiarò la propria disponibilità ad appoggiare la costruenda scuola, riconoscendone la pubblica utilità, e nel consiglio Comunale del 19-2-1914 si concretizzò questo riconoscimento; alla scuola fu assegnata un’aula al piano terra del Municipio, vicino alle altre due aule per la scuola elementare, al fine di favorire l’inizio dell’attività didattica, e lasciando intendere che il terreno per fabbricare la scuola avrebbe potuto essere reperito, essendo questa una delle possibilità emerse durante la discussione; il terreno disponibile era situato proprio davanti al municipio ed ara stato destinato dall’amministrazione alla costruzione di alloggi per impiegati comunali; ci furono subito alcuni incontri per mettere a fuoco il problema.

Nel frattempo visti gli sviluppi che la faccenda andava assumendo, anche la Soms esaminava il problema al suo interno, guidata sempre da Elvidio Casellato che svolgeva contemporaneamente il ruolo di segretario comunale e di presidente della Soms: in vista di impegni sempre più significativi ed importanti, che avrebbero dato un maggiore impulso alla Soms, venne decisa la costituzione della società con atto notarile e registrazione dello statuto.

E mentre la costituzione della nuova società andava facilmente in porto, anche il problema della scuola si avviava a soluzione con grande soddisfazione di tutti. Gli incontri fatti con l’Amministrazione Comunale portarono ad una nuova richiesta di Antonini, circa la partecipazione del Comune, e ciò arrischiava di allungare i termini della impresa, così Antonini risolse la cosa a modo suo: si dichiarò disponibile a costruire la scuola con la sede della Soms ed anche l’alloggio per i dipendenti comunali a sue spese ma su area del comune, una specie di scambio. Il Comune, nonostante volesse risolvere il problema dell’alloggio per i dipendenti comunali, che significava per il segretario comunale, se si voleva che qualche segretario venisse a Crocetta, non aveva le disponibilità finanziarie, viste le attuali difficoltà di bilancio. E così già a giugno il problema venne portato in discussione in consiglio comunale, che accolse immediatamente le richieste e le proposte di Antonini, e questa è la delibera adottata dal Consiglio Comunale di Crocetta Trevigiana il 14 giugno 1914:

 

“L’anno millenovecentoquattordici addì 14 del mese di Giugno ad ore 9 nella Sala Municipale… si è riunito il Consiglio Comunale sotto la Presidenza del Signor Biadene Nob. Vigilio, Sindaco, con l’intervento del’infrascritto Segretario per deliberare sull’oggetto posto all’ordine del giorno:

Domanda della Ditta Antonini e Ceresa per poter costruire sul terreno comunale prospicente il Municipio, un’aula ad uso Scuola d’Arti e Mestieri.

Fatto l’appello risultano presenti: Biadene Nob. Vigilio, Binotto Lodovico, Botteselle Giobatta, Buratto Giovanni Battista, Facchinello Alessandro, Guariglia Giuseppe, Moretti Giovanni, Moretti Marco, Pagnan Giovanni, Poloniato Alessandro, Antonini Cav. Uff. Andrea, ed assenti Friz Giacomo, Marin Zaccaria, Nardi Martino, Ancilotto Cav. Riccardo, D’Ambroso Eugenio, Bianchin Pasquale, De Zorzi Antonio, dimissionario, Bianchin Lorenzo, e Saccol Pellegrino, per morte.

Si assenta il Consigliere Signor Antonini Cav. Uff. Andrea.

Il Segretario, ad incarico del Presidente, dà lettura della domanda 1° giugno corrente con la quale la Ditta Antonini e Ceresa chiede di poter costruire sul terreno comunale prospicente il Municipio, una aula per Scuola d’arti e mestieri ed un fabbricato per alloggio ad impiegati.

Di seguito il Presidente spiega come quel terreno prospicente il Municipio fosse destinato per alloggi ad impiegati e quindi osserva che la domanda della Ditta Antonini e Ceresa viene anche a completare l’idea del Comune che presentemente non potrebbe certo pensare alla costruzione di alloggi per impiegati.

Non nasconde poi il suo assentimento e della Giunta alla domanda della Ditta per quanto riguarda l’aula alla scuola d’arti e mestieri, istituzione questa che porterà indubbiamente vantaggi morali al Comune col dar modo a molti dei suoi artigiani di procurarsi un’istruzione pratica e sempre utile e ricercata nell’avviamento ad un mestiere.

Con ciò apre la discussione: vi partecipano vari consiglieri e per dire dell’opportunità di accogliere la domanda e per chiedere alcuni schiarimenti in merito ai quali risponde esaurientemente il Sindaco. Nessun altro avendo di che osservare il Presidente propone il seguente ordine del giorno:

 

Il Consiglio Comunale: vista la domanda prodotta in data 1° Novembre dalla ditta Antonini e Ceresa onde ottenere la concessione di poter costruire sull’area di cui al mappale n. 149 foglio IV Crocetta Nogarè un fabbricato ad uso Scuola d’Arti e Mestieri ed alloggio per un impiegato comunale; apprese le condizioni esposte nella domanda stessa e riconosciuta la pubblica utilità nella concessione richiesta; ricordando che quell’area fu sempre conservata dal Comune a disposizione per alloggi ad impiegati costretti ora, per mancanza di abitazioni centriche, a risiedere molto lontani dalla Sede Municipale e ciò con danno dei pubblici servizi; visto il progetto dell’erigendo fabbricato; ritenuto di dover subordinare la concessione e l’accoglimento delle altre condizioni esposte nella accennata domanda alla tutela dell’erario Comunale:

Delibera

  1. di concedere come concede alla Ditta Antonini e Ceresa gratuitamente il permesso di erigere sul terreno mappale n. 149 foglio IV Crocetta Nogarè un fabbricato pro Scuola d’Arti, Sede della Società di Mutuo Soccorso ed alloggio per impiegato del Comune;

  2. di approvare il progetto relativo di data 24 maggio 1914 redatto dall’ing. Cav. Guido Dall’Armi per la somma di lire 18.000, a condizione che un tecnico incaricato dal Comune sorvegli l’esecuzione dell’opera medesima;

  3. di assumere in permanenza per conto del Comune l’obbligo di corrispondere alla Ditta il fitto di lire 250 annuo per il locale ad uso alloggio per impiegato con diritto nell’Amministrazione di affittarlo ad esso impiegato a lire 250;

  4. di destinare in perpetuo l’erigendo fabbricato ad uso Scuola d’Arti e Mestieri ed alloggio per un impiegato comunale e l’area che ne rimane dopo costruito il fabbricato sul mappale stesso ad uso adiacenza dell’alloggio indicato;

  5. di assumere a carico Comunale la manutenzione ordinaria dell’intero fabbricato;

  6. di riservare il diritto al Comune dell’acquisto dell’intero fabbricato per la somma di Lire 6000, corrispondenti al solo importo dell’alloggio, sempre con l’obbligo di conservare in perpetuo alla Società di Mutuo Soccorso la sala per sua sede ed uso della Scuola d’Arti e Mestieri ed in caso di scioglimento della Società di Mutuo Soccorso coll’obbligo conseguente di destinare la sala medesima per solo uso di Scuola d’Arti e Mestieri od istituzioni affini.

Tale ordine del giorno messo ai voti per alzata di mano, risulta approvato ad unanimità.[13]

 

Naturalmente Antonini, oltre che il finanziatore, fu anche il principale sostenitore del progetto che prevedeva la realizzazione di una scuola a Crocetta , facendo intendere che si aspettava l’intitolazione ad “Antonini e Ceresa”; nel giro di alcuni mesi il fabbricato fu eretto ed alla fine del 1914 la Società Operaia di Mutuo Soccorso si trovò ad avere a disposizione un’aula per la scuola e la sede.

L’euforia era grande e la buona volontà degli amministratori era fuori discussione, purtroppo lo scoppio della prima guerra mondiale bloccò tutto e tutti, ma l’entusiasmo che si era creato attorno alla nuova realtà, realizzata in così breve tempo, rinsaldò l’organizzazione della Società che, nonostante tutto alla fine del 1916 contava 200 soci, aveva un patrimonio di L. 6.200 ed erogava sussidi per 800 lire annue. Pietro Derni che era Presidente dal 1914, quando Casellato andò a Feltre, continuò a fare il Presidente di questa Società che contava 200 soci. [14]

Nonostante la buona volontà e l’entusiasmo, le circostanze sono contro la Soms: l’attività della scuola, appena avviata, viene sospesa e si delibera già nel dicembre del 1915 la concessione al comune della sede e della scuola come ospedale militare da campo; nel 1916 si parla già solo di guerra.

Ognuno seguirà il suo destino in attesa del ritorno alla normalità.

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