Capitolo 8 - Gli ultimi quarant'anni

 

8.2 La ricerca di nuove motivazioni

 

La Soms di Crocetta, dunque, si venne a trovare in una situazione più unica che rara: abbandonato da tempo l’obiettivo di fornire assistenza ai soci ammalati od infortunati per l’insufficienza dei fondi disponibili, si trovò anche a dover rinunciare alla scuola di disegno, che per quarant’anni era stata la sua ragione di vita, e si può ben dire per causa di forza maggiore, perché comunque la scuola avrebbe dovuto esser chiusa, visto che lo Stato aveva appena varato la scuola media unificata. Ma non basta ancora: si trovò nella scomoda posizione di sentirsi moralmente obbligata a cedere i suoi locali al Comune per avviare la nuova scuola media, con la promessa che entro qualche anno li avrebbe restituiti; anche il Comune in fin dei conti l’aveva più volte aiutata, bene o male, a risolvere i suoi problemi di spazio…

Quale ruolo avrebbe potuto svolgere e quali attività avrebbe potuto realizzare? Francamente nessuno al posto del Direttivo della Soms, sarebbe stato in grado di trovare facilmente delle linee operative accettabili ed immediatamente percorribili.

L’incertezza durò ancora un paio d’anni, e poi sarebbero stati individuati alcuni interventi da portare avanti continuativamente; ma ciò che impressiona di più alla lettura dei verbali delle riunioni è quel senso di impotenza e di frustrazione che traspare quasi ad ogni direttivo: ai solleciti di questo o quel consigliere, il Presidente non poteva far altro che ripetere: siamo senza spazi, non si possono organizzare iniziative culturali… lo faremo non appena ci verranno restituiti i nostri locali, provvederemo a sollecitarne ancora la restituzione.

In attesa del… Messia, dunque, la Soms indirizzò i suoi interventi principalmente nel settore ricreativo e del tempo libero, con qualche iniziativa in ambito culturale e sociale, che d’altra parte erano pure riconducibili alle sue finalità generali.

Nei primi mesi del 1965 furono rinnovate le cariche sociali e risultò il seguente Direttivo:

Presidente prof. Egidio Morosini, vice pres. Giacomo Direni, consiglieri Giovanni Zannoni (segretario), Mario Gallerani (rev. dei conti), Danilo Carraro, Zeno Buratto, dott. Giuseppe Calderino, Giulio Innocente, dott. Ivano Magagnin, Pietro Canova, Aldo Moretti, Mafaldo Zanin.

Questi erano anni in cui c’era bisogno di sensibilizzare i crocettani sulla realtà della Soms, perché queste ultime vicende ovviamente non avevano avuto un effetto positivo.

Un paio d’anni dopo il Consiglio Direttivo venne rinnovato per ragioni di opportunità.

Nella borgata Belvedere era sorto il “Club della Renga”: il nome potrà sembrare strano, ed in un certo senso lo è, ma ciò è dipeso dalle circostanze. Nell’allora bar “da Diodato” come succedeva più o meno in tutti i bar di paese, un gruppo di amici, ospiti abitudinari, si trovava più spesso nelle sere del fine settimana per parlare del più e del meno, giocando a carte, e bevendo qualche “ombra”.

Una sera, durante il periodo elettorale del 1964, qualcuno passò con un altoparlante per invitare a votare per il toro, una lista con il simbolo del toro… e tra l’ilarità dei presenti qualcuno disse “perché non facciamo anche noi un gruppo, se quelli sono del toro noi siamo della renga!”

Così una sera, tra un’ombra ed una fetta di soppressa, uno di loro, Rino, fece portare un’arringa in un piatto e lentamente, come in cerimoniale, la pulì dalla lisca e dalle squame rompendola in tanti pezzetti.

I presenti alla “cerimonia” , tra una battuta e l’altra , attinsero al piatto con “pan de casada” e “ombre”, ed attorno alla mezzanotte nacque il “club dea renga”.

Lo scopo di questo gruppo di persone riunitesi per caso era quello di trovarsi ed organizzare qualche intrattenimento a Crocetta od in altri paesi, per esempio nel 1965 per carnevale, in quel di Sernaglia della Battaglia, e questo gruppo raggiunse ben presto circa 200 membri, fra i quali diversi già iscritti alla Soms, come ad esempio Mario Buratto. Al direttivo della Soms parve che stesse sorgendo qualcosa che avesse a che fare in qualche modo anche con le finalità della Soms stessa, e per evitare spiacevoli e inutili concorrenze, specialmente per quanto riguardava gli iscritti, fu deciso di contattare il gruppo e chiarire la situazione: alcuni membri avrebbero partecipato alle riunioni della Soms da uditori, e avrebbero deciso se entrare a far parte della Società, unendo le forze.

E così avvenne: gran parte degli amici del club della “renga” aderirono alla Soms.

In questi due anni erano stati sensibilizzati il mondo dell’associazio-nismo ed i giovani del comune alla storia della Soms, invitandoli in un certo senso, a dare una mano, e così nel 1967 si procedette al rinnovo del Direttivo che non fu propriamente un rinnovo bensì la riconferma del Direttivo precedentemente eletto, con la cooptazione di alcuni nuovi membri, due provenienti dalla “Club della Renga”, Diodato Buziol e Francesco Zamperoni, e due dalla Società A.C. Calcio Crocetta, Riboni Fernando ed il rag. Luciano Poloniato.

Dall’ottobre 1970 invece questo sarà il nuovo Direttivo Presidente Morosini Egidio, vice presidente Buziol Diodato, consiglieri Danilo Carraro, Giulio Innocente, Giovanni Zannoni (segretario), Giuseppe Calderino, Giacomo Direni, Aldo Moretti, Zeno Buratto, Mario Buratto, Ivano Magagnin, Francesco Zamperoni, Duilio Puppato, Ferdinando Cavasin, Virgilio Truccolo, Guerrino Baù.

 

Prima di passare in rassegna gli interventi attuati in questi anni, è opportuno accennare ad una vicenda che sembrò aprire nuove prospettive agli interventi mutualistici, dare cioè nuovo slancio alle finalità vere e proprie delle Soms. All’inizio del 1965 la Soms di Crocetta fu contattata ed invitata ad una assemblea a Venezia da una istituenda Unione Triveneta delle Società di Mutuo Soccorso e Mutue Volontarie con sede appunto a Venezia, nel direttivo della quale venne inserito il Presidente della Soms di Crocetta.

Il 17-18 settembre 1965 ebbe luogo a Vicenza la prima assemblea dei consociati, che fu anche il primo Congresso dell’Unione Triveneta delle Soms. Il Presidente Morosini partecipò ad alcune riunioni del direttivo ed il presidente dell’Unione intervenne anche ad un’assemblea della Soms di Crocetta per spiegare le finalità ed i benefici che i cittadini iscritti avrebbero potuto ottenere nel settore previdenziale e pensionistico, sembrava quasi un nuovo inizio per il mutualismo…. La quota di iscrizione per ogni singola Soms prevedeva 100 lire per associato, l’iscrizione venne ripetuta per qualche anno, ma verso il 1970 questa Unione Triveneta non diede più segno di vita, e ciò fu un ulteriore segnale delle difficoltà che le Soms incontravano nel perseguimento di una parte dei loro fini istituzionali.

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76. Foto commemorativa del 50° anniversario della Soms nel 1964

77. Solidarietà con gli anziani - Franco Stolfi in visita alla Casa di Riposo di Valdobbiadene

78. Babbo Natale alla Scuola materna di Crocetta

 

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