Dopo "Maledetta Giavera" Benito Buosi torna sulla questione montelliana riprendendo i fili ingarbugliati di una vicenda umana duramente vissuta da duemila famiglie. La quotizzazione del Montello, primo esperimento politico per tentare di risolvere i problemi dei "Bisnenti", categoria di persone che conducevano una misera esistenza ai margini del bosco. Interviene il pittore Valentino Morello, autore delll'immagine in copertina. Profondo conoscitore del Montello, da sempre, ne ha dipinto i colori. Non solo: nel 1974 si è cimentato nella regia realizzando, con modesti mezzi, il filmato MONTELLO 1974, denunciando una irrazionale trasformazione del territorio e il suo abbandono. Il saggio di Benito Buosi riempie un vuoto nel panorama montelliano, narrando le vicende che hanno portato alla privatizzazione il bosco già veneziano, rendendolo terra da coltivare. Le aspettative furono molte e avrebbero dovuto frenare la spinta a emigrare oltre oceano per tanta gente del luogo. Non a caso si parlò del MONTELLO come l'AMERICA d'ITALIA, Un sogno che per molta parte degli assegnatari rimase tale.