19 febbraio 2080. Martedì grasso. C’è nebbia, sulla laguna deserta, i turisti non sono ancora arrivati. Affluiranno appena farà giorno, pagando il biglietto e passando dai tornelli: già, perché da quando Venezia è stata dichiarata non più agibile, evacuata e trasformata in Venice Park – la più pittoresca delle attrazioni italiane – non esistono più residenti.
Allucinazione e realismo, tenerezza e mistero sono le cifre di un romanzo storico diverso da ogni altro, capace di proiettare il passato in un futuro prossimo che somiglia vertiginosamente al nostro. La città d’arte più famosa al mondo fa da scenario a un’avventura dal passo di nebbia e di tuono, in cui si muovono quattro personaggi che in modi diversi dovranno scegliere tra se stessi e Venezia.
Paolo Malaguti nasce a Monselice (Padova) nel 1978. Vive e studia a Padova, dove si laurea in Filologia Italiana. Dal 2004 insegna nei licei. Nel 2009 ha pubblicato con la Santi Quaranta di Treviso il romanzo “Sul Grappa dopo la vittoria”; nel 2011 e nel 2013, sempre per la Santi Quaranta, ha pubblicato rispettivamente “Sillabario veneto – viaggio sentimentale tra le parole venete” e il romanzo “I mercanti di stampe proibite”.
Nel 2015 ha pubblicato per la Neri Pozza il romanzo storico “La reliquia di Costantinopoli”, semifinalista al Premio Strega 2016.
Nel 2017, sempre per Neri Pozza, pubblica "Prima dell'Alba" romanzo sulla prima guerra mondiale, nel 2018 per Marsilio pubblica "Lungo la pedemontana" un viaggio lento in bici su un tratto di quella famosa strada di cui si parla dalla fine degli anni '60 ed infine "L'Ultimo carnevale". La sua attività non finisce qui. Siamo certi che Malaguti saprà sorprenderci ancora. Attualmente risiede ad Asolo ed è docente di lettere al liceo di Bassano del Grappa.
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