Giorgio Fornasier canta l'emigrazione nello spettacolo «Co la valisa in man». L'evento vedrà Fornasier vestire i panni del cantautore per solcare e ricordare in musica e parole le storie umane dei tanti emigranti veneti che sono partiti verso altre terre per «fare fortuna». Innumerevoli immagini in bianco e nero, ci riportano alla mente la figura dell'emigrante, con una «valisa in man» appunto e un bagaglio di sogni e di speranze nel cuore. Fornasier, ha tradotto tutto questo in versi e note, aiutato da quella naturale capacità di raccontare le pieghe di un territorio a lui caro, intriso di tradizioni che lui stesso ha sempre cercato di tramandare come patrimonio imprescindibile per chi c'è e per chi verrà. Memorabile poi la sua attività artistica nel duo «I Belumat» di cui ha fatto parte insieme a Gianluigi Secco, dal 1972 al 2007. Ingresso gratuito.

GIORGIO FORNASIER è nato a Belluno nel 1947 ed è il terzo di quattro fratelli. Attualmente risiede a Limana (Belluno), felicemente sposato, padre di due figli, nonno di due nipoti del figlio maggiore Redi (Alessio e Simone) e nonno a distanza di due nipoti adottati dall’altro figlio Daniele, affetto dalla nascita da una malattia genetica rara (Ana Alice e João Pedro).

Si è diplomato nel 1968 Perito Industriale Metalmeccanico presso l'Istituto Tecnico Industriale "G. Segato" di Belluno. Ha frequentato l'Università di Lingue Moderne di Feltre conseguendo ottime votazioni nei vari esami sostenuti fino a quando ha dovuto abbandonare gli studi in maniera definitiva per impegni di lavoro, che comportavano frequenti viaggi all’estero. Parla e scrive correntemente in inglese e spagnolo, di cui è traduttore apprezzato e dispone di conoscenza discreta anche di altre lingue, acquisita nei moltissimi viaggi all'estero intrapresi per la sua professione di esperto di marketing internazionale e per la sua attività artistica e di volontariato.

Il 2 giugno 1990, il Presidente della Repubblica Italiana si è compiaciuto di conferirgli l'Onorificenza di Cavaliere dell'Ordine "Al Merito della Repubblica Italiana" per la sua attività culturale internazionale.

Il 4 novembre 2005 ha ricevuto dal Governo della Repubblica del Paraguay la più alta condecorazione del Paese al merito “Don Josè Falcon” per il suo impegno per la divulgazione della cultura musicale del Paraguay, la sua attenzione verso gli affetti da malattie rare in quel paese e la sua attività di insegnante di musica volontario nei villaggi poveri dell’interno.